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Descrizione
Rispetto al galvanometro tradizionale ad ago magnetico, quello “astatico” è caratterizzato da un sistema di due aghi magnetici collegati rigidamente tra loro e posizionati su due piani paralleli, uno sopra l’altro, con le polarità opposte. Il sistema dei due aghi è sospeso, in un recipiente di vetro, mediante un filo di seta. L’ago superiore si trova sopra un disco su cui è riportata una scala in gradi, mentre quello inferiore si trova all’interno di una bobina in cui viene fatta passare la corrente continua da misurare. I piedini regolabili in ottone permettono di livellare la base in legno e quindi tutto lo strumento. La fessura centrale sul disco graduato è orientata parallelamente alle spire della bobina. Il disco e la bobina sono montati su un supporto orizzontale, che può essere ruotato intorno ad un asse coincidente con il filo di sospensione degli aghi.

Funzionamento
Il sistema astatico fu introdotto nel galvanometro ad ago magnetico da Leopoldo Nobili nel 1825 per annullare, o comunque limitare, l’influenza del campo magnetico terrestre sulla misura. Se gli aghi fossero identici, anche dal punto di vista magnetico, il sistema sarebbe perfettamente “astatico”, cioè in equilibrio indifferente, non essendo influenzato dal campo magnetico terrestre; tuttavia a causa di inevitabili differenze anche per alterazione nel tempo della magnetizzazione degli aghi, questi, in assenza di corrente, si orientano secondo la direzione del meridiano magnetico. Per utilizzare correttamente lo strumento, la bobina e il disco graduato vengono ruotati, prima della misura, in modo che la direzione della fessura e gli zeri della graduazione del disco coincidano con quella degli aghi: in tale condizione la direzione del campo magnetico terrestre è perpendicolare all’asse della bobina. Il passaggio della corrente continua nella bobina genera un campo magnetico ortogonale a quello terrestre, che provoca la rotazione del sistema dei due aghi; l’angolo di rotazione fornisce una misura della corrente.